Il progetto “Il tempo oltre la scuola”
(Comune di Bologna legge 285/97)
Il progetto, finanziato attraverso i fondi della legge 285, ha perseguito
gli obiettivi di:
• promuovere le pari opportunità di bambini e ragazzi migranti
nella scuola
• sperimentare un nuovo modello di multiculturalità possibile,
che veda la partecipazione attiva di migranti e italiani alla co-costruzione
di esperienze e di spazi d’incontro interculturali.
• prevenire il disagio sociale dei giovani, prestando attenzione
in particolare al tempo libero e all’orientamento.
Il progetto, che si è avviato nel 2000 e concluso nel 2005, si
è articolato nelle seguenti azioni
• la realizzazione di un Giardino Interetnico, in collaborazione
con l’Istituto Comprensivo n. 11
• l’attivazione di laboratori interculturali nelle scuole
medie inferiori e superiori, volti a facilitare il percorso formativo
di ragazzi e ragazze migranti e la scelta dopo la scuola dell’obbligo
Il Giardino Interetnico
Il Giardino Interetnico è pensato come uno spazio da dedicarsi
ad iniziative interculturali, rivolte all’infanzia, alle famiglie
e alla cittadinanza più in generale.
Elemento caratterizzante dell’intera iniziativa è stato
il coinvolgimento di bambini, ragazzi e genitori, visti non solo come
fruitori, ma anche come ideatori e promotori dell’iniziativa secondo
una metodologia centrata sul “fare insieme”, in una logica
di messa in rete di tutte le risorse
disponibili
Il Giardino Interetnico esprime in primo luogo i vissuti, i desideri
e le appartenenze dei bambini italiani, marocchini, kossovari, somali,
pakistani, etiopi, serbi, albanesi e di altre provenienze ancora, che
frequentano le scuole dell’Istituto
Comprensivo n. 11 situate all’interno della zona Pilastro
del quartiere San Donato.
L’area verde prospiciente
alle scuole elementari Romagnoli e media Saffi è stata scelta come
il luogo concreto dove poter realizzare il Giardino Interetnico.
In seguito alle sollecitazioni offerte loro da insegnanti e da mediatori
culturali (vedi metodologia
insegnanti), i bambini delle elementari hanno prodotto plastici,
disegni, descrizioni, poesie
e storie fantastiche.
I genitori sono stati coinvolti attraverso semplici interviste sui giochi
all’aperto e sulle favole della loro infanzia, facilitando in tal
modo la costruzione di un ponte tra tradizioni, consuetudini e storia
del passato e del presente, da poter ritrovare nell’immagine e nella
realtà del parco futuro.
Con l’aiuto di un architetto e di un agronomo, esperti di giardini,
le proposte più significative e attuabili con i limitati fondi
a disposizione sono state interpretate e collocate in una ipotesi
di progetto tecnico, presentato poi in Comune per essere approvato
e realizzato in collaborazione con i Servizi, deputati alla cura degli
edifici scolastici, dell’area verde e della sicurezza.
I ragazzi delle scuole medie, dopo un percorso analogo di riflessione
sulle culture di appartenenza, hanno contribuito al progetto riunendo
in un Cdrom il materiale prodotto dai bimbi delle elementari.
Il valore dell’iniziativa è stato sottolineato dalla forte
presenza delle famiglie italiane e straniere alle feste organizzate dall’Istituto
Comprensivo in questi ultimi due anni. Impegnativa rimane la costruzione
di un Comitato di gestione del Giardino composto prevalentemente da genitori
italiani e stranieri, con compiti di sorveglianza e manutenzione del parco
e di programmazione di attività ludiche, scientifiche e/o educative
a carattere interculturale.
Un filmato documenta attraverso
interviste ai vari attori la metodologia, le difficoltà e le risorse
incontrate lungo il percorso.
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