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la scuola” >
Ipotesi di progetto tecnico
Dall’idea alla realizzazione del giardino
Il giardino interetnico non è classificabile all’interno
di una specifica tipologia di giardino, non ha quindi un modello di riferimento
per la sua progettazione, è piuttosto nella fantasia dei bambini
la somma di “diversi giardini”, espressione di significati
originati dall’incontro di culture differenti. Il giardino interetnico
è da loro vissuto innanzitutto come luogo privilegiato di comunicazione.
Dai lavori dei bambini delle scuole elementari sono stati estratti i temi
più ricorrenti come linee-guida delle scelte progettuali proposte
da A. Taddei (architetto) e B. Negroni (agronomo).
Nell’ipotesi del progetto tecnico di A. Taddei e B. Negroni sono
compresi:
•
L’impianto di irrigazione
• L’allestimento di 15 vasche di cemento, che sono state dipinte
da bambini e studenti del Dams, con piante diverse: officinali, ortaggi,
rose gialle, bulbose, annuali e perenni, “arcobaleno” . I
fiori, le piante multicolori, le essenze officinali e gli orti sono affidati
alla cura dei bambini e costituiscono un fattore di continuità
nella conoscenza e coscienza del giardino come luogo di tutti e per tutti.
• Il segno d’acqua:l ’acqua è l’elemento
che accoglie e guida il fruitore del giardino, simbolo di una pluralità
di culture
• La scacchiera d’erba
• Il labirinto
• La capanna di salici
• Le “Stanze - angoli” intese come luoghi-memoria delle
diverse culture: luoghi di conoscenza, gioco e micro –aggregazione,
tra cui l’angolo del cibo: spazio della comunicazione per eccellenza
,dedicato alle feste e ai riti collettivi
• La “Piazza” verde intesa come luogo di incontro e
integrazione di diverse etnie e culture: luogo di grande aggregazione.
Ancora da realizzare rimangono il labirinto e la capanna di salici, il
segno d’acqua e la scacchiera d’erba.
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