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Progetto: SEIPIÙ 2007
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna


Il progetto “SEIPIÙ 2007”- prima annualità

Il progetto, promosso e finanziato dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, è stato realizzato al fine di perseguire i seguenti obiettivi:

- ridurre la dispersione scolastica a partire da una lettura multidimensionale dei problemi,

- facilitare l’inserimento scolastico degli allievi stranieri nella scuola superiore,

- sostenere i percorsi di apprendimento,

- diffondere una “cultura dell’intercultura” all’interno della scuola.

Alcune azioni sono state rivolte all’intero Istituto, altre si sono focalizzate su un numero limitato di classi con lo scopo di favorire la sperimentazione degli strumenti utilizzati e la verifica dei risultati raggiunti. Tale modalità è volta a garantire una gradualità ed una sedimentazione all’interno dell’Istituto delle pratiche che verranno valutate positivamente.
Alcune azioni del progetto verranno riproposte, coadiuvate da nuovi interventi mirati, nella realizzazione della seconda annualità del progetto “SEIPIÙ”( 2008-2009).


Laboratorio estivo

Il laboratorio estivo “SeiPiù” è stato realizzato nel periodo compreso tra il 26 giugno e il 5 luglio 2007con gli alunni iscritti al biennio o per-iscritti al primo anno dell'Istituto Tecnico Pier Crescenzi-Pacinotti di Bologna.
Hanno partecipato al Laboratorio 15 ragazzi di diversa origine o nazionalità: italiana, rumena, moldava, ucraina, filippina, marocchina e bengalese.
Gli obiettivi principali che sono stati perseguiti nelle 40 ore di attività sono stati:
1. Orientare i soggetti partecipanti nel contesto scolastico e cittadino.
2. Produrre un contesto relazionale con la e all'interno della scuola.
3. Promuovere i valori di cittadinanza attiva e fruizione dei servizi rivolti ai cittadini .
4. Rispettare e promuovere le pari opportunità in tutti i sensi (maschi/femmine e italiani/stranieri, ecc.). .
5. Includere/valorizzare la prima lingua/dialetto.
6. Rafforzare le identità dei partecipanti.
7. Sostenere l’autostima.
8. Coinvolgere le famiglie.
9. Programmare attività che rispettino e rispecchino gli interessi dei partecipanti.

Tutte le attività realizzate sono state volutamente progettate con l'utilizzo di diversi linguaggi espressivi originali (giochi di diversa origine e provenienza, narrazioni, attività sportive, attività culinarie, musiche, escursioni, giochi in acqua, ecc) e con l'ausilio di mediatori culturali di lingua russa, rumena e araba. Sono sintetizzabili in uno schema sintetico delle giornate.
Gli spazi utilizzati sono stati numerosi: cortiletto interno della scuola (che ha avuto la funzione di luogo di ritrovo e di realizzazione di molte delle attività), aule scolastiche, piscina, giardini comunali, gelaterie, canali sotterranei, piazze e vie cittadine, aula computer della scuola.
I ragazzi partecipanti hanno costruito, nelle fasi finali del laboratorio, una sorta di giornalino o “book”nel quale sono state incluse e commentate tutte le attività svolte nelle due settimane insieme. Il giornalino è stato stampato e consegnato ad ogni partecipante ed al suo interno sono state inserite le foto scattate dai ragazzi stessi durante tutto il laboratorio.

Protocollo di accoglienza

Il protocollo d’accoglienza è un documento che viene deliberato dal collegio docenti dell'istituto e che si propone di contenere criteri, principi, indicazioni e di definire compiti e ruoli degli operatori scolastici sia a livello amministrativo-burocratico, sia relazionale, sia didattico-educativo che sociale in materia di inserimento degli alunni stranieri.
In esso vengono rintracciate le diverse possibili fasi dell’accoglienza, definite le pratiche condivise al fine di facilitare l’iscrizione e l’inserimento dei ragazzi di altre nazionalità, favorire un clima d’accoglienza e di attenzione e promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza dell’educazione interculturale nell’ottica di un sistema formativo integrato.


Patto Formativo

L’obiettivo del Patto Formativo, come delineato dalla Fondazione del Monte, è quello di riconoscere, formalizzare e potenziare il coinvolgimento delle famiglie degli alunni stranieri iscritti al biennio nella vita scolastica dei figli.
Tale coinvolgimento sarà orientato allo stabilire un rapporto di fiducia fra l’Istituto e le famiglie dei ragazzi stranieri, attraverso la collaborazione di Diversa/mente ed in particolare dei mediatori interculturali dell'associazione.
Questo legame sarà concretizzato attraverso:

- incontri di discussione sul funzionamento del sistema scolastico italiano;
- incontri di aggiornamento (o spedizione di materiale informativo) sulle diverse fasi di realizzazione del Progetto “SeiPiù” e sul Patto formativo;
- colloqui personalizzati con le famiglie sui bisogni dei figli a cui si potrebbe sopperire con il Patto Formativo;
- contributi di natura economica indicati dalla Fondazione del Monte;
- informazione sul corso di italiano L2.


Corsi L2

I corsi di italiano come seconda lingua, di diversi livelli, rivolti ai ragazzi stranieri iscritti agli istituti.
Ogni lezione è stata studiata sulle esigenze di ogni allievo e quindi strettamente personalizzata.
La progettazione di questo intervento ha tenuto in forte considerazione il grande significato simbolico che l'apprendimento di una lingua straniera, successivo ad un processo migratorio, possiede; l'attenzione è stata orientata quindi alla persona, ai processi emotivi e cognitivi che sono in atto in lui/lei, ai suoi tempi di elaborazione e alla necessità di apprendere più linguaggi contemporaneamente (linguaggi informale, disciplinare, tecnico, formale, basilare, simbolico, ecc.).
Si è considerata la delicatezza di tale processo d'apprendimento, in quanto elemento chiave per il dialogo con l'altro, la conoscenza della cultura dell'altro e la possibilità di accesso ai rapporti con l'ambiente, e la sua realizzabilità su un piano “maggiormente” paritario.


Laboratorio sul metodo di studio comparato

Attraverso una ricerca e numerose interviste ( sia ad insegnanti che ad allievi stranieri) è stato costruito un piccolo dossier sui Metodi di studio che nelle diverse discipline vengono utilizzati.
Un incontro con gli insegnanti interessati ha permesso di diffondere le conoscenze di base sulle caratteristiche fondamentali dei sistemi scolastici degli altri paesi, l'importanza della relazione tra il metodo di studio, il metodo d'insegnamento e il metodo di verifica, e le aspettative che i soggetti implicati ne hanno, in modo da favorire la comprensione dell'origine di difficoltà che insorgono, a causa di differenti aspettative, percezioni ed abitudini.
Questo genere d'analisi è stata utile per puntualizzare il concetto fondamentale di “risorsa”: è stato infatti sottolineato che gli allievi stranieri “hanno molte risorse”, e l'impossibilità di utilizzare le capacità acquisite (ed esercitate all'interno del contesto di provenienza) costituisce, nel momento in cui si inseriscono in un altro, una delle problematiche maggiormente sentite, e con maggiori conseguenze e ricadute sul percorso identitario.
Sono state identificate diverse strategie al fine di riconoscere e potenziare alcune risorse (comprensione dei metodi di studio di cui il ragazzo è portatore, indagini sui sistemi del paese d'origine, semplificazione dei testi di studio, creazione di “archivi” di appunti bilingua, ecc.).

Laboratorio d'accoglienza

Attraverso la realizzazione di questi laboratori si è perseguito l’obiettivo di facilitare l’accoglienza, la socializzazione e la conoscenza tra i ragazzi immigrati ed italiani iscritti al primo anno.
Oltre all'accoglienza dei ragazzi, si è voluto potenziare, con attività condizionate dalle esigenze della classe, il clima relazionale e sentimentale all'interno del gruppo.
Le attività sono state numerose: racconti autobiografici, giochi di cooperazione, attività grafiche o compositive, ecc. In generale le attività scelte sono state orientate alla diffusione di conoscenza reciproca, fiducia e affiatamento e alla riflessione, orientata al superamento, di stereotipi e pregiudizi.
Tale azione è stata infatti rivolta a delle classi prime selezionate dal corpo docente degli istituti. All'interno di ogni classe l'intervento ha avuto la durata complessiva di quattro ore.

Schema sintetico delle giornate

26

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Accoglienza

Giochi di presentazione

Collocarsi nella mappa di Bologna

Visita spazi istituto

Regole, preferenze e calendario

Sagome / Calcio

 

 

Visita ai Canali

 

Creazione di storie ambientate nei canali

 

Sala computer

 

 

Musica
(strumenti del mondo)

Giochi ai Giardini Margherita

Giochi del mondo: calcio a gemelli, eliminazione (Filippine), Tira-Tira (Costa d’Avorio) e Cerchio (Kenya).

 

 Piscina

Cavina
(nuoto e giochi da tavolo)

 

 Giochi da tavolo
(master mind, uno e dama cinese)

  

Giochi al computer

 

2

3

4

5 mattina

5 pomeriggio

 

Giochi  e trampoli al parco Lunetta Gamberini
(giochi da tavola tradizionali e calcio)

 

 

 Preparazione blocchetto degli assaggi

Test del gelato
(La Torinese – Il Gelatauro)

 Gioco “Chi sono?”

 

Vignette in lingue e dialetti sul laboratorio

Visita Sala Borsa
(tessere e prestito)

 Realizzazione della lista della spesa pranzo finale

 

 

Sala computer:
Creazione del giornalino:
SEI +

 

Momento A;
Il gruppo 1 fa  la spesa
Il gruppo 2 realizza le sagome

 Momento B;
Il gruppo 1 realizza le sagome
Il gruppo 2 prepara il pranzo

 

Pranzo!!!

 Incontro con giornalista del periodico “Sofa

 Incontro con le famiglie e rinfresco

 

Saluti e auguri di buona estate